I dati rilevati tra il 2019 e l’inizio del 2022 rivelano che i ransomware diventano sempre più veloci per il lancio del payload: dalle 1600 ore a sole 92 ore di quelli più recenti.
Il cyber-crime, che opera anche manualmente per infiltrarsi nel sistema della vittima senza essere notati, vuole essere veloce ed invisibile per essere sempre più pericoloso e redditizio. Infatti, sotto tali condizioni le difese aziendali standard, quelle non innovative, diventano sempre più inutili ed incapaci di rilevare un attacco.
Per fortuna la mentalità dei CISO ed IT Manager sta modificandosi verso la ricerca di soluzioni innovative di difesa degli end-point: ad esempio la brevettata DECEPTIVE BYTES (Made in Israel). Infatti, nel 2019 solo l’8% delle organizzazioni aveva la capacità di scoprire incursioni sugli endpoint mentre a fine 2021 sono salite al 36%.
Anche questo argomento è stato affrontato al ZERO TRUST & CYBERSECURITY SUMMIT 2022 tenutosi a Modena con il patrocinio della Regione Emilia Romagna. Un momento di allineamento, formazione e condivisione importante dove aziende modernamente organizzate nella cybersecurity hanno anche condiviso le loro best-practice operative: INALCA, FLORIM CERAMICHE ed altre .
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